martedì 29 marzo 2011

Gli opposti si attraggono!

A buon intenditor, poche parole

Il proverbio odierno è l’equivalente italiano della massima latina Intelligenti pauca sufficiunt, intendendo che alla persona arguta bastano pochi indizi per comprendere un concetto o avere chiara una situazione. In napoletano, si direbbe di quella  persona che è scetata, ossia sveglia, perspicace.
Nella mia vita ne ho incontrati tanti di ‘buoni intenditori’. Tuttavia, in questa specifica occasione, mi piacerebbe ricordare una carissima amica che non vedo da oltre dieci anni, ma che so essere un’appassionata sostenitrice del mio blog: Piera!
Piera è una mia coetanea con cui ho condiviso gli anni dell’università a Siena. All’epoca eravamo ancora due giovani donne, ma nel suo sguardo frizzante e diretto già si percepivano le potenzialità che avrebbe poi manifestato. Quando la conobbi, le sue fattezze mi suggerirono il paragone con un cerbiatto, per via di quei suoi occhi grandi e verdi, e della delicatezza dei suoi lineamenti, conditi da una manciata di lentiggini sparse su una pelle diafana come la porcellana. Non avrei mai immaginato che all’interno di quell’involucro apparentemente così etereo potesse celarsi un vero e proprio Caterpillar in fatto di determinazione e perseveranza. Ebbi prova di questo aspetto saliente del suo carattere allorquando ella mi raccontò di come avesse deciso di smettere di fumare e di come, soprattutto, vi fosse riuscita. Dall’oggi al domani, aveva detto basta alla sigaretta e, in caso di crisi da astinenza, ricorreva ad un espediente alquanto pittoresco, ma efficace: come lei stessa riferì in maniera molto colorita, andava ad annusare le tende della sua camera, ancora impregnate del fumo di sigaretta, fino a che il peggio non fosse passato.
Da quando le nostre strade si sono divise, ho avuto notizie di Piera da mezza Europa: ella ha prima lavorato per molti anni a Milano nella divisione marketing di una grande azienda. Poi si è spostata in Belgio, dove, durante un viaggio di piacere, l’ho incontrata in qualità di consulente esterna del Monte dei Paschi di Siena a Bruxelles. Attualmente vive e lavora in Lussemburgo, presso la Comunità Europea.
Approfitto del mezzo mediatico per inviare un messaggio alla mia cara amica: vieni a trovarmi presto, altrimenti sarò costretta a sbarcare nel tranquillo ed austero Granducato del Lussemburgo con tutta la banda al séguito!
E adesso è giunto il momento di ritornare alla narrazione degli eventi che mi avrebbero condotto sino al giorno delle nozze!
Come vi dicevo, all’appello mancavano solo lo sposo (ma con lui, ormai, i giochi erano fatti!), i testimoni e chi mi accompagnasse al fatidico “sì”.
Proposi di farmi da testimoni alle mie carissime amiche Maria Rosaria (che già conoscete tramite il post omonimo) ed Olivia, che, invece, ho introdotto nel post di ieri quale mia insostituibile consulente di immagine.
La scelta di chi avrebbe dovuto fare le veci di mio padre fu, ovviamente, più delicata, ma, anche in quel caso, non ebbi dubbi. Certo, Babbo Diego era e resterà per sempre insostituibile, ma penso che anche lui, al mio posto, avrebbe individuato la stessa persona: il mio grande e saggio amico Rakesh! Il nome, tradisce chiaramente origini esotiche, anche se Rak, indiano dell’India, vive in Italia da oltre 30 anni ed è felicemente sposato con la carissima Luisa, napoletana doc. Il contrasto tra i due è immediato: lui bruno e di carnagione olivastra, lei bionda, occhi azzurri e di pelle chiarissima.
Anche caratterialmente confermano il vecchio adagio secondo cui Gli opposti si attraggono: lui pacato, imperturbabile e di poche parole, lei chiacchierona, solare e travolgente. La loro unione è un sodalizio consolidato che dura da svariati decenni.
Condividono anche passioni parallele, poi trasformate nella loro professione: zoologo lui, biologa lei, entrambi professori universitari.
Quando penso a loro, l’immagine che mi viene in mente è quella di una casa tiepida ed ospitale, perché è sempre così che mi hanno accolto. Oltretutto, la loro famiglia e la nostra sono legate da stranissime combinazioni di date: mia madre e Luisa compiono gli anni lo stesso giorno, così come Rakesh e mia zia Ines (anche lui un Gemelli, quindi!). Il compleanno di Silvia, la loro unica figlia, cade il giorno dell’onomastico di mia sorella Daniela e sicuramente ora mi sfugge qualche altra strana casualità! Senza dimenticare che Luisa è anche la madrina di battesimo e di cresima di mia nipote Paola. E con questo, al momento, abbiamo fatto cinquina. Per la tombola, ci stiamo attrezzando!
Ritornando a noi, quando proposi al prof di accompagnarmi nel giorno delle nozze, lui, come suo solito, non lasciò trasparire granché le emozioni, ma io percepii distintamente che, al di là dell’apparenza enigmatica, era oltremodo lusingato ed onorato: probabilmente quell’invito gli giunse inaspettato, ma posso affermare senza tema di smentita che l’idea di essermi accanto in un momento così importante non lo lasciò del tutto indifferente!

1 commento:

  1. Hai raccontato con passione e partecipazione
    uno spaccato della tua vita,dando largo spazio al sentimento importante dell'amicizia.

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