giovedì 3 marzo 2011

Esistono occhiali ed occhiali!

Ognuno sape 'e fatte suoje
Ognuno conosce i fatti propri

Perché oggi ho scelto questo proverbio? La verità è che mi era già venuto in mente qualche giorno fa, dopo aver visto un video segnalatomi da mio marito Alessandro. Poiché esso è davvero emozionante, ho pensato di inserirlo nel post odierno, derogando alla consueta architettura del mio blog, ma sono sicura che, quando lo avrete condiviso anche voi, mi perdonerete per il 'tradimento'!
In particolare, le immagini che seguono mi hanno fatto riflettere sulla nostra cattiva abitudine di dare giudizi affrettati sulle persone che ci circondano, senza chiederci minimamente quale sia la realtà che esse sono costrette a vivere e, di sovente, a subire giorno dopo giorno! In altre parole, troppo spesso dimentichiamo un non trascurabile dettaglio: 'Ognuno conosce i fatti propri!'. Ma adesso lascerei parlare le immagini...
 



Vi è piaciuto? Immagino sin d’ora la risposta, ma vi inviterei a lasciare un vostro, se pur breve, commento in proposito.
E adesso a noi! Avete inforcato gli occhiali con le lenti rivoluzionarie? Se non lo avete fatto finora, vi ho dato una buona dritta, in quanto, signori miei, sto per rivelarvi un segreto: questo blog è un po’ come un film 3D! Se non si hanno gli occhiali adatti, si rischia di vederlo distorto e di non coglierne appieno la dinamica! Del resto, un invito analogo era già contenuto nel post del debutto, quando, in chiusura, vi esortavo a sbarazzarvi dei vecchi panni per vestirne di nuovi! In altre parole, mi piacerebbe che, quando mi concedete l’onore di dedicare un po’ del vostro tempo alla lettura delle mie vicende, lo faceste accantonando tutto ciò che, nella vita di ogni giorno, vi va stretto e vorreste cambiare, e vestiste, invece, i panni che un sarto d’eccezione ha tagliato su misura appositamente per voi! Ma, soprattutto, mi piacerebbe che nelle pieghe della vostra mente si insinuasse questo pensiero rivoluzionario: “Se è stata in grado lei di mollare tutto e ricominciare da zero a 43 anni, perché non posso farlo io?”
E con questa domanda da un milione di euro passo e chiudo! Appuntamento a domani, ben equipaggiati di tutti accessori rivoluzionari richiesti!

8 commenti:

  1. Bellissimo video!!
    Ma sembra che noi due viaggiamo sulla stessa onda!
    Proprio oggi ad un amico che si lamentava della sua vita infame, quasi avesse l'esclusiva, gli ho detto: non sai mai chi hai di fronte.. qualcuno potrebbe stare peggio di te!!
    Wow.. questo si che è viaggiare in sintonia!!!
    Un abbraccio!!

    RispondiElimina
  2. Considerando che non esistono fallimenti ma solo risultati ... più che partire da zero ... parlerei di rifinitura del proprio originale disegno!

    RispondiElimina
  3. con me sfondi una porta aperta, ma è vero che è più facile giudicare superficialmente e passare oltre. comunque io la mia piccola rivoluzione la sto attuando, tra un po' i miei genitori cambieranno finalmente casa! sei super, luisa.

    RispondiElimina
  4. A questo proposito proporrei un altro proverbio "'E fatte d'a pignata e sape a cucchiara" cioè ciò che bolle in pentola lo sà solo il cucchiaio di legno. Credo che questo proverbio è la sintesi di ciò che hai voluto dirci.
    Sei grande, nonna papera

    RispondiElimina
  5. Bisogna sempre prestare attenzione a chi ci sta di fronte, saper ascoltare e in caso avere una parola di "conforto"....A volte basta così poco!!!!! Per ritornare a te....la vita, ti riserba sempre delle "sorprese"...i miei genitori alla loro veneranda età (80-84)presto cambieranno casa..non è come ricominciare???? ciao wanda

    RispondiElimina
  6. @ nonna papera: la più grande rimani sempre tu!
    @ Wanda: Benvenuta Wanda! grazie di cuore per il tuo commento! E complimenti anche per l'intraprendenza dei tuoi genitori...

    RispondiElimina
  7. Lo sai, nella mia famiglia sono successe tante cose, diciamo, brutte, così quando qualcuno si lamenta so di che genere di lamento si tratta e ne riconosco o meno la veridicità!
    A parte questo però tu non hai idea di quante volte in una piazza o al mercato o guardando delle case penso che ogni individuo ha una sua storia con momenti positivi e non e che alla fine la mia è una delle tante e appunto, parafrasando Sara, non è che sia esclusiva!

    Concordo con Alessandro: il libro è sempre lo stesso, ma ci sono pagine bianche e capitoli nuovi!
    Anna

    P.S.: il mio bambino si è addormentato finchè leggevo! :D

    RispondiElimina
  8. ciao silvana...anche se in silenzio ti seguo e mi ritrovo, spesso, ad avere sete dei tuoi racconti, dei loro contenuti, della tua rivoluzionaria antica modernità. Ho visto il video. Mi ha commossa e ti ringrazio perchè regalare un'emozione è sempre un dono meraviglioso.
    ho interpretato il messaggio non come tragedia ma come possibilità, necessità di aprire gli occhi il cuore la mente e guardare vedere sentire a fondo il mondo che ci circonda. non mi va di pensare "c'è sempre chi sta peggio di me". Vorrei invece riflettere sull'idea di empatizzare di più con le persone intorno a me per accorgermi di esse e di me stesso di più e meglio...magari anche per sostenere aiutare regalare un sorriso e un abbraccio. Eliminare così ogni sorta di finzione o di filtro. In fondo quando si è accanto a te difronte a te tutto ciò succede.
    Ti abbraccio affettuosamente e...ci sono. Mena. Ps. ovviamente il finale è impetuosamente emozionante soprattutto perchè finalmente si crea un contatto fisico tra lui e il bimbo Cosa che oggi si teme sempre più per tutto ciò che accade e che la tv ci passa! BACI.

    RispondiElimina