'A cuntentezza vene d' 'o core
(La felicità viene dal cuore)
Vi è mai capitato di essere così felici da non poterlo nascondere al resto del mondo? Sono sicura di sì! Anche a me è successo e, quando questa meravigliosa circostanza si è verificata, ricordo, come se stessi a guardarmi allo specchio, di avere avuto un sorriso aperto e franco stampato sulla faccia, contagioso a tal punto da non poter sfuggire neanche al più apatico degli osservatori.
Quel moto incontenibile di contentezza viene dal profondo del nostro essere, dal cuore, come dice saggiamente il motto napoletano in apertura, ed è così dilagante che anche l’ignaro passante che, per puro caso, incappi in quella invisibile ma percepibile corrente di gioia, non può rimane indifferente e, travolto dal nostro stato d’animo, immancabilmente lo condivide con un sorriso luminoso.
Avete mai pensato a quali miracoli possano compiere i sentimenti positivi? Quell’attimo fuggente in cui due persone, anche se sconosciute, sono entrate in contatto è bastato per trasferire l’energia positiva dell’una all’altra.
Molti sostengono che la felicità non può essere uno stato permanente dell’individuo, ma si riduce a brevi parentesi nel corso di una vita intera. E’ vero, anche io lo penso. Tuttavia, ciò che gli altri sottovalutano è la forza del cuore, capace di sprigionare effetti la cui durata è ben superiore all’attimo di intensa felicità che lo ha fatto vibrare. E’ come quando si getta un sasso in uno stagno. In tale sequenza –provate ad immaginarla nella vostra mente, come se steste guardando un film-, molti sensi sono coinvolti: il tatto della mano che ha afferrato il sasso liscio e freddo, la vista della superficie dell’acqua violata dal pesante corpo solido, il rumore sordo ed ovattato che esso genera, penetrando nella massa liquida. Eppure, questo gesto così rapido è capace di dare vita ad una meravigliosa danza di cerchi concentrici che, rincorrendosi a pelo d’acqua, trasferiscono il proprio moto e la propria energia alle particelle contigue.
Lo stesso accade anche con le emozioni che noi manifestiamo: esse sono spesso istantanee, ma si espandono ed amplificano i loro effetti sulle persone con cui veniamo in contatto, facendo sì che quelle persone risuonino esattamente delle stesse vibrazioni.
Insomma, chiamatemi inguaribile romantica, chiamatemi povera illusa, ma nessuno mi toglie dalla testa che un attimo di felicità, sostenuto dalla forza del cuore, è capace di smuovere le montagne!
E adesso, altra puntata rivoluzionaria!
Il passaggio da due a tre figli non fu traumatico come molte mamme, ferme a uno o a due pargoli, immaginano. Anzi, nel mio caso, fu molto meglio che il passaggio da uno a due! Difatti, Aurora e Carlo Alberto erano già sufficientemente grandi per interagire e, dunque, si facevano compagnia l’una con l’altro, non badando troppo alla mia forzata latitanza nel momento in cui dovevo accudire il più piccolo.
Gli spazi ristretti della casa dove vivevamo mi avevano costretto ad isolare Diego, affinché, soprattutto di notte, non disturbasse il sonno dei fratellini.
Ma il vero caos si verificava di giorno, allorquando Aurora e Carlo Alberto volevano giocare e lo facevano, naturalmente, in maniera tutt’altro che silenziosa, mentre l’altro desiderava dormire.
Ero consapevole che una simile sistemazione era solo momentanea e che necessitavo di una casa più grande, ma quella circostanza mi fece capire il ruolo importantissimo che lo spazio gioca nello sviluppo equilibrato di ogni bambino. Il bambino è per definizione scevro di qualunque freno, di qualunque sovrastruttura, di qualunque pregiudizio. Costringere uno spirito libero come il suo in spazi angusti significa reprimere la sua istanza impellente di manifestare se stesso come individuo, con le esigenze di movimento e di spostamento che sono proprie della sua età ed attraverso le quali comunica con il mondo che lo circonda.
Urgeva, dunque, trasferirsi in una dimora più ampia e il caso volle (ma, come sapete, io non credo nella casualità!) che proprio accanto alla casetta dei nonni materni ci fosse una casa in vendita che sembrava fatta apposta per noi.
Tutto pareva allinearsi, senonché, poco dopo Ferragosto, arrivò un fulmine a ciel sereno: la ragazza che mi aiutava con i bimbi, cadendo, si era infortunata, in maniera non seria, ma invalidante per ciò che le veniva richiesto e per un periodo di tempo abbastanza lungo.
A questo punto, l’esigenza di una nuova casa era passata in secondo ordine (quando si dice che tutto è relativo…) ed era scattato l’S.O.S. Tata.
Non dico che fossi disperata, ma indubbiamente ero un po’ avvilita. Confidavo, però, nel mio innato ottimismo che prontamente mi richiamò alla mente un altro famoso proverbio: quando si chiude una porta, si apre un portone.
Ed ecco fatto! A distanza di una decina di giorni, a seguito di circostanze (apparentemente!) fortuite, bussò alla mia porta la Tata Perfetta, un vero e proprio angelo che, tuttora, aleggia dolcemente nella nostra casa!
Wow! un episodio come si dice.. a lieto fine :)!Penso che l'essere positivi aiuti molto e avvicini anche un pò di fortuna ;) anche se io non mi posso purtroppo definire maestra in questo..almeno non sempre.. Però è bello leggere di persone come te che affrontano la vita in modo positivo! M'insegni? Comunque il tuo blog è veramente carino! Complimenti ancora! A presto...Sibilla
RispondiEliminaCarissima, che coincidenza! Ho appena lasciato un post sul tuo blog e adesso trovo il tuo commento!
RispondiEliminaDella vita non pretendo di farmi maestra, ma ti ringrazio della fiducia. Posso solo dirti che, se vogliamo davvero qualcosa di positivo per noi o per gli altri, alla fine tutto si allinea affinché i nostri desideri si avverino! Basta essere positivi e non smettere mai di crederci. Per me, almeno, funziona! Ancora AUGURI per i tuoi splendidi 34 anni!
la vita, hai ragione, è meglio prenderla con un sorriso. ciao e complimenti.
RispondiEliminaOlá
RispondiEliminaGostei da história pois tem um final feliz.
Obrigada por começar a seguir meu Blog.
Desejo-lhe muita paz pra você e sua família.
Grande beijo!
Ciao
Mi è piaciuta la storia perché ha un lieto fine.
Grazie per iniziare il mio blog qui sotto.
Vi auguro tanta pace a te e alla tua famiglia.
Grande bacio!