lunedì 18 aprile 2011

Aurora e lo slalom gigante

'O napulitane se fa sicco, ma nun more
(Il napoletano deperisce, ma non muore)

Chi non conosce la proverbiale capacità del napoletano di adattarsi a qualsiasi situazione e di escogitare sempre qualche stratagemma per sbarcare il lunario? Questa prerogativa gli è propria da tempi immemorabili e ha fatto sì che l’ingegnosità tipicamente partenopea gli permettesse di sopravvivere anche in tempi estremamente difficili, come, ad esempio, il Dopoguerra.
A Napoli, ancora oggi, allo scopo di tirare avanti la baracca, è possibile assistere a geniali ed industriosi espedienti, talvolta al limite della legalità, e che suscitano, soprattutto nello spettatore forestiero, un misto tra stupore, ammirazione e biasimo. La fenomenologia dell’arte dell’arrangiarsi è tipica, in special modo, dei cosiddetti quartieri spagnoli, ossia la parte della città a ridosso della centralissima Via Toledo, realizzati nel XVI secolo allo scopo di accogliere le truppe spagnole a Napoli, per volere del Viceré Pedro Alvarez de Toledo (da cui il nome della famosa, testé citata, strada napoletana, poi ribattezzata, in maniera molto meno fantasiosa e folcloristica, Via Roma).
A proposito dell’inventiva partenopea, ricordo, per esempio, quando divenne obbligatorio l’uso della cintura di sicurezza. Ovviamente, per il napoletano, soprattutto se verace, quella imposizione risultava particolarmente impegnativa: metti, leva, leva, metti… troppa fatica! E allora cosa escogitarono questi ineguagliabili geni dell’escamotage? Ovvio, la T-shirt con la cintura di sicurezza stampigliata in bella mostra sul davanti, che, indossata dall’indolente automobilista, avrebbe tratto in inganno anche il più solerte dei vigili urbani.
E guardate un po’, in tempi a noi più lontani, cosa si inventa Totò in Miseria e nobiltà  per assicurarsi un paio di pizze al giorno con cui sfamare se stesso e suo figlio, anche se talvolta incappa in qualcuno più morto di fame di lui… 




Ma adesso ritorniamo alle mie vicende! La maternità mi aveva messo di fronte ad una verità incontrovertibile, almeno per me: fare bene la mamma e lavorare con scrupolo e coscienza sono due cose che non vanno a braccetto! E, se al momento riuscivo a gestire in maniera decente, ma con molto affanno, la famiglia e il lavoro, era solo perché mi avvalevo della collaborazione di una baby-sitter a cui, dal terzo mese di vita, avevo dovuto affidare Aurora.
A tutto ciò si aggiungeva l’insufficienza del mio appartamentino, adatto al massimo ad ospitare una coppia priva di qualsiasi tipo di hobby. Ovviamente, noi non rientravamo neanche lontanamente nella suddetta casistica, innanzitutto per la presenza della nuova arrivata e dei relativi annessi e connessi (vedi cullina, carrozzina, fasciatoio, solo per citare gli elementi più vistosi) e, in secondo luogo, per gli innumerevoli interessi di mio marito che non perdeva occasione per depositare di tutto e di più nel già martoriato bilocale, partendo da libri e riviste di vario genere per arrivare agli attrezzi più impensabili, volti ad alimentare un futuribile e quanto mai improbabile bricolage.
Urgeva, pertanto, trovare una nuova sistemazione, soprattutto in vista del fatto che la piccina nel giro di un anno avrebbe camminato e, indubbiamente, chiederle di cimentarsi sin da subito in uno slalom gigante tra gli svariati ostacoli della microcasa era un po’ esagerato…
Queste considerazioni ed innumerevoli altre ci spinsero alla ricerca di un appartamento consono alle nostre mutate esigenze.
Aurora aveva poco più di diciotto mesi quando lasciammo la piccola dimora per trasferirci in un appartamento di quattro vani più accessori. In realtà, anche la nuova sistemazione avrebbe avuto vita breve, in quanto nel giro di qualche anno, avremmo cambiato casa ancora una volta!

4 commenti:

  1. Thank you for stopping by! I really do appreciate your taking the time to leave a comment...I read each and everyone of them. I hope your day is a good one and that you will come back again soon. Take care. Nelson Souzza :)

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  2. Ti auguro tantissima serenità per la Santa Pasqua a te con tutta la tua famiglia!!!^_^
    Ti abbraccio!
    LUISA.

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  3. Grazie per avermi fatto godere col grande, immenso Totò! Una delle mie scene preferite... "Caro Giuseppe Cumpare Nipote..."
    Ciao! :D

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  4. @ Luisa: ricambio con grande affetto! Complimenti per le tue creazioni: sono deliziose!
    Ma una fetta della tua pastiera me la mandi???
    @ Zio Scriba: "Viva l'ignoranza! E se ha dei figli, non li mandi a scuola: li faccia sguazzare nell'ignoranza!"
    Grazie per la visita e a presto!

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