giovedì 24 febbraio 2011

L'arrivo del maremmano


Chi fraveca e sfraveca nun perde mai tiempo
(Chi fa e disfà non perde mai tempo)

Molto spesso ci lamentiamo della troppe cose che abbiamo da fare e, in alternativa, sogniamo di stare ai Caraibi, ad oziare sotto una palma, accarezzati dalla brezza marina e rinfrancati da una tonificante bibita fresca…
In realtà, almeno per quanto mi riguarda, una prospettiva del genere mi alletta al massimo per un paio di settimane, ma poi sento il bisogno di ritornare alle mie occupazioni, in quanto solo il produrre qualcosa mi fa veramente sentire viva e rafforza il mio morale.
Non parlo, naturalmente, di ritornare ad un mondo in cui ci si sente schiavi delle circostanze e da cui si vorrebbe fuggire, ma del mondo che abbiamo voluto per noi stessi e per il quale proviamo gratitudine e viva soddisfazione.
In un simile scenario, l’ozio non costituisce assolutamente una priorità, anzi, ci sentiamo così pieni di energia e di voglia di fare che non riusciamo a stare nella pelle: dobbiamo continuamente “fravecare” e “sfravecare”, e quel costante, ripetuto ciclo di vigorìa, che, ad uno sguardo poco attento, darebbe come risultato solo un pugno di mosche, in realtà rappresenta il motore stesso della nostra sopravvivenza, del nostro sentirci vivi e creativi.
L’atto di fare e disfare risveglia  immancabilmente nei miei ricordi un’immagine vivida, che sembra quasi sgusciare fuori dalla dimensione eterea del pensiero e prendere corpo come se si stesse davvero svolgendo sotto i miei occhi incantati: l’immagine è quella di mia madre che sfila vecchi lavori a maglia di sua creazione per ricavarne, se possibile, capolavori ancor più precisi e di ancor più rara bellezza!
Mamma Enza può essere definita, senza far torto a nessuno, l’incarnazione della vera “Mani di fata”: grazie alla sua creatività, alla sua precisione, all’amore che fin da bambina ha nutrito per i lavori fatti a mano, è una vera artista in tutto ciò che sia cucito, ricamo, maglia o uncinetto. Da piccole, io e mia sorella Daniela potevamo vantare sempre i vestiti più belli, in quanto creazioni esclusive di mia madre, che, ancora oggi, nonostante i suoi quasi 85 anni splendidamente portati, continua a deliziarci con le sue incantevoli produzioni manuali. Lei, sì, che di tempo ne ha perso veramente poco!
Ma, adesso rituffiamoci nel flusso impetuoso dei racconti rivoluzionari!
Non ci crederete, ma la mansione di operatrice di sportello presso l’agenzia di Fuorigrotta, nonostante i ritmi di lavoro frenetici, alla fine si rivelò un divertimento. Proprio così, avete sentito bene! Giacché, in un modo o nell’altro, dovevo rendere vivibile al meglio la situazione in cui io stessa mi ero ingabbiata, pensai bene che il male minore fosse scegliere il lato umoristico della faccenda piuttosto che quello tragico…
In questo intento fui aiutata, e non poco, dall’arrivo di un nuovo cassiere, un ragazzo maremmano di quasi dieci anni più giovane di me, anche lui neo assunto e anche lui dotato del medesimo spirito di adattamento della sottoscritta. Il nuovo arrivato, Lorenzo, prese il posto di una delle ragazze, la più taciturna tra le due, che, intanto, aveva ottenuto il trasferimento in una filiale del Lazio. Le sue fattezze, grande e grosso com’era, con un viso aperto e un sorriso contagioso, erano già garanzia della bontà del prodotto! Scoprii solo dopo che era anche lui del segno dei Gemelli e ciò rafforzò ulteriormente la sintonia che fin da subito ci aveva accomunati. Da allora iniziò un periodo di grandi risate, in quanto Lorenzo era sveglio come pochi, capace di apprendere il lavoro alla velocità di Speedy Gonzales, ma soprattutto dotato di un innato senso dell’umorismo, che unito ai suoi natali toscani, produceva una miscela esplosiva. A tutto ciò, si aggiungeva una perfetta padronanza dell’inglese, cosa comune anche alla sottoscritta, il che ci permetteva di commentare liberamente le situazioni tragicomiche che spesso si venivano a creare nella filiale. Eravamo, ormai, in grado di fare le operazioni di sportello, parlare in inglese e ridere, tutto allo stesso tempo, mentre il cliente se ne stava di fronte in un’assoluta, beata incomprensione di ciò che stava succedendo sotto i suoi occhi!
In questo clima di buonumore, sicuramente le giornate trascorrevano più veloci ed anche la fatica era più leggera…

2 commenti:

  1. Insomma, tra poco, mancherà solo gruppo sanguigno e codice fiscale e .... sapremo tutto di te.
    Un eccellente diario di bordo dell'astronave della tua vita.
    Con i colori dei personaggi che sono così ben descritti che sembra di conoscere da sempre.
    Domani mattina leggerò il seguito.
    Ciao.

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  2. Thank you, my dear (tanto per rimanere in argomento...)!

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