martedì 26 novembre 2013

Donne, i vostri uomini vi aiutano nelle faccende domestiche?

Immagino in questo momento le reazioni più disparate da parte vostra: di sicuro ci sarà chi ironicamente sorride, pensando al marito che gli è toccato in sorte. Ci sarà chi salta su tutte le furie, stufa del disordine e della sciatteria della sua dolce metà. Ci sarà chi tira un sospiro di sollievo, perché, causa separazioni e divorzi purtroppo sempre più frequenti, si è alla fine liberata di un peso divenuto troppo scomodo. Ci sono, infine, ma si contano sulla punta della dita, coloro che annuiscono sommessamente, consapevoli di essere animali rari, che so, una mosca bianca o un gorilla lilla; sono quelle quasi timorose di esternare questa loro condizione di privilegio, ma che, allo stesso tempo, vantano con fierezza l'essersi accaparrate una merce rarissima sul mercato: l'homo domesticus.
E sì, perché in quest'epoca in cui i ruoli si sono ribaltati, in cui le donne sono proiettate con sempre maggiore determinazione nel mondo del lavoro, tralasciando spesso la cura della casa per mancanza di tempo e di energie, non si assiste, per contro, ad un'analoga evoluzione anche nel ruolo maschile: l'uomo continua a lavorare fuori casa e a sporcare in casa, senza alcun apporto concreto nella conduzione domestica. Parliamo, naturalmente, della stragrande maggioranza dei casi, all'interno dei quali si apre una gamma di 'non collaborazione' particolarmente ampia: si va dai reati più lievi di trasandatezza colposa, fino a quelli ben più gravi e meditati di trasandatezza dolosa, che andrebbero puniti con pene esemplari. Quali? Una possibile soluzione potrebbe essere lasciare cucinare il polpo nel suo brodo, ossia abbandonare il tetto coniugale per qualche mesata, rifugiandosi da mammà o da un'amica compiacente, e mollare Attila al suo destino: vedrete che prima o poi, annaspando tra mutande fetide, piatti incrostati e cicche nauseabonde, si renderà conto di quanto sia valido il detto "O bere o affogare" e, pertanto, prenderà confidenza, per la prima volta in vita sua, con un panno per la polvere, una scopa e magari una ramazza ("rama... cosa?" diranno i miei lettori maschi). A poco a poco, la spelonca tornerà ad avere le sembianze di una dimora e il primo a sorprendersi positivamente del cambiamento sarà proprio lui, la nuova Cenerentola versione maschile.
A questo punto, potrete fare ritorno a casa, e per voi si apriranno due possibili scenari: o la vostra dolce metà vi accoglierà a braccia aperte, con la promessa di darvi una mano da quel momento in poi, ovvero vi darà un bel calcio nel di dietro perché a questo punto non servite più a nulla: la regina della casa adesso è LUI!
Beh, considerata la megalomania degli uomini, io dico: "Buona la seconda!"




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